Dopo la seduta di commissione della settimana scorsa sulla programmazione degli eventi culturali prosegue il muro contro muro
Sassari. L’assessora alla Cultura si dimetta. È la richiesta dei gruppi di opposizione in Consiglio comunale che giovedì pomeriggio, all’inizio della seduta dell’Assemblea Civica, hanno spiegato alla stampa i motivi della loro presa di posizione contro l’esponente della Giunta Campus. «Venerdì scorso, durante i lavori della V commissione, è accaduto qualcosa che dà la cifra di come questa Amministrazione abbia intenzione di dialogare e collaborare con la città», hanno messo nero su bianco in una nota firmata da Giuseppe Masala, Fabio Pinna, Giuseppe Mascia e Carla Fundoni (Pd), Lello Panu (Italia in Comune), Marco Dettori e Mariano Brianda (Futuro in Comune), Mariolino Andria e Francesco Ginesu (Gruppo misto di minoranza), Massimo Rizzu, Pietro Demurtas e Marco Manca (Sassari Civica).
«La commissione – prosegue il testo – era convocata per proseguire il dibattito su alcuni eventi quali “riti della settimana santa” (già passata), la Cavalcata Sarda e i Candelieri. Si precisa che la convocazione della commissione era stata chiesta dai consiglieri di minoranza con prima firma di Francesco Ginesu. Com’è sempre accaduto, sotto ogni Amministrazione e con ogni assessore e assessora, la commissione è l’occasione per fare il punto su quanto accadrà in estate nell’ambito della programmazione culturale, anche se convocata con un tema specifico nelle commissioni prima del periodo estivo si è sempre dibattuto sulla programmazione nel suo complesso e questo non è mai stato un problema, qui si lavora – o si dovrebbe lavorare – per la città. Bene, l’assessora Useri, visibilmente infastidita dalle domande dei consiglieri di minoranza circa i diversi aspetti critici sullo slittamento della Cavalcata, sul modo in cui si svolgeranno i Candelieri e gli eventi collaterali, impreparata sulla programmazione culturale dell’estate, dopo avere risposto in modo non educato ha affermato di rappresentare in quella sede la parte tecnica e che perciò non avrebbe potuto continuare a stare in commissione perché aveva da lavorare, detto questo l’assessora si è alzata e ha lasciato i lavori della commissione. In questi anni non era mai accaduto uno sgarbo istituzionale di questa portata verso tutti i consiglieri e le consigliere di minoranza e di maggioranza, un atto di maleducazione e un errore sia politico sia istituzionale che non ha giustificazioni. Evidenziando e stigmatizzando l’arroganza da parte di chi ricopre un ruolo in giunta i consiglieri di minoranza hanno ringraziato la presidente della commissione, la consigliera Orunesu, la quale nell’imbarazzo e nello sconcerto generali ha dato la possibilità ai colleghi di continuare i propri interventi».
«Appare ormai evidente, a nostro avviso – conclude il testo –, che l’assessora non creda che la cultura possa e debba essere motore trainante per tutto il comparto locale, anche le interlocuzioni al di fuori di queste stanze certificano come gli operatori e le attività produttive non siano messe in condizioni di potersi organizzare nel migliore dei modi e fornire quindi un ulteriore servizio durante gli eventi culturali. In ragione di ciò e in ragione di un’assenza di guida vera nell’assessorato alla Cultura, assenza e inadeguatezza ormai evidente a tutto l’ambito della cultura cittadina, si chiedono le dimissioni dell’assessora Useri. Nel caso in cui una ragionevole autocritica non porti l’assessora a questa naturale decisione si chiede al signor sindaco di riporre la propria fiducia in una persona capace di mantenere comportamenti istituzionali congrui e soprattutto all’altezza del compito assegnato».
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