Il consigliere regionale del gruppo Udc Cambiamo: «Quella strada che per primi abbiamo provato a percorrere diventa ora valore aggiunto in altre parti d’Europa»

Sassari. «È notizia di ieri che il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis sta pensando di proporre l’istituzione di un passaporto sanitario internazionale per facilitare i viaggi e permettere ai turisti di poter arrivare in Grecia. In questo modo si consentirebbe di programmare una stagione turistica all’insegna della sicurezza e dunque con numeri decisamente superiori rispetto al passato. Leggere queste notizie lascia non poco amaro in bocca pensando a quale sarebbe stato il presente ed il futuro della Sardegna se la proposta del passaporto sanitario, lanciata sin da aprile 2020 da me, con una conferenza stampa, e dal presidente della Regione Solinas, non fosse stata frettolosamente e colpevolmente osteggiata dal governo nazionale. Quella strada che per primi abbiamo provato a percorrere diventa ora valore aggiunto in altre parti d’Europa e del mondo». Lo ricorda il consigliere regionale del gruppo Udc Cambiamo Antonello Peru.
«È vero, la Sardegna ha un numero di abitanti di molto superiore a quello delle isole greche che con vaccini e passaporto sanitario possono velocemente diventare covid free, ma non può essere sottaciuto e relegato ai margini dei commenti il fatto che la strada del passaporto sanitario, tracciata dalla Sardegna, sia stata bloccata e ora sia il viatico per dare nuova linfa al turismo in altre parti dell’Europa e del mondo».