«Chi arriva si faccia e ci faccia il dono del rispetto: porti un certificato di vaccinazione o l’esito negativo di un tampone molecolare e rispetti le regole»
Cagliari. Dopo un anno di pandemia e di emergenza sanitaria, sociale ed economica, dopo mesi di profonda preoccupazione, di lutti e sacrifici, siamo diventati l’unica regione “bianca”, in un Paese che ha virato dall’arancione al rosso cupo. Questa condizione, però non è data per sempre e dobbiamo difenderla: il virus circola sulle nostre gambe, con i nostri respiri. In queste ore in Sardegna è tornata alta la preoccupazione alla notizia che dalle altre regioni rosse e arancioni possano arrivare anche i non residenti proprietari di seconde case in Sardegna a trascorrere un periodo di vacanze. Pensiamo che venire in Sardegna, in questa e nelle prossime settimane, deve essere una responsabilità. Chi arriva si faccia e ci faccia il dono del rispetto: porti con sé un certificato di vaccinazione o l’esito negativo di un tampone molecolare, usi i dispositivi di protezione e mantenga le distanze cioè rispetti le regole.
Tutelare se stessi e una regione che accoglie con affetto dovrebbe essere scelta d’istinto ma qualora così non fosse, noi riteniamo che il governo innanzitutto debba fare chiarezza: non è pensabile che le disposizioni di spostamento tra regioni rosse verso l’unica regione bianca si leggano nelle faq senza l’ausilio di un manuale di comportamento e di obblighi a tutela di tutti.
Per contro riteniamo che la Regione debba fare ogni sforzo per controllare gli arrivi, sia predisponendo, come in parte anche già fatto, gli hub per i test covid nei punti di accesso all’Isola, e anche implementando seriamente i controlli in collaborazione con i comuni e tutte le istituzioni di sicurezza territoriali. Collaborazione indispensabile anche da parte del Governo nazionale soprattutto a fronte della preoccupata dichiarazione del commissario Ares-Ats Temussi il quale ha dichiarato che se i numeri dovessero aumentare saremmo al collasso per l’impossibilità di gestire l’organizzazione dei controlli.
Le maglie della rete, questa volta, devono essere strette. Abbiamo pagato a caro prezzo, con oltre mille morti, la leggerezza con cui questa estate si sono aperte le porte e le discoteche senza un piano di controllo, di test a tappeto.
Errare Humanum est, perseverare autem diabolicum.
Dimostriamo, tutti insieme, di avere imparato e di tenere a questa terra, ai suoi abitanti e anche ai suoi visitatori.
Il Gruppo del Pd in Consiglio regionale